Il Resto del Carlino Speciale Economia, 29 Aprile 2022
“Tutti chiamati a prove di volontà – dice Busani – ognuno, però, nelle proprie competenze”
“Nonostante siano diversi i fattori che gravano sulla cronaca odierna, ritengo che ad ognuno di noi spetti oggi una prova di volontà ancor più puntuale, sostenuta da un esercizio realistico, antiretorico, attinente alle competenze di ognuno: nel mio caso, al fattore economico e finanziario”.
Visione articolata quella di Alessandro Busani, a capo dell’omonimo Studio di Global Consulting, espressa con calma olimpica, quasi non fosse attualità lo stato di crisi permanente che attraversa l’economia nazionale ed europea, in un biennio distinto da almeno due deflagrazioni: quella di un’epidemia virale e, nelle ultime settimane, l’infuriare di un evento bellico sui confini orientali del Vecchio Continente.
“Che piaccia o meno, la cronaca odierna si compone di evidenze che non sospettavamo nemmeno fino a pochi mesi addietro. Vogliamo continuare ad osservarle, giocando a chi le commenta meglio?”. Le sembra che nel Paese prevalga questo atteggiamento? “Non le rispondo, perché non intendo cadere nella ritualità dell’opinionismo. Parto dal territorio, da esigenze ed opportunità che abbiamo”. Ad esempio? “Beh, vediamo Reggio Emilia che, a quanto pare, ha conseguito la maggiore disponibilità prevista per le città con più di 100mila abitanti, ottenendo 20miln € grazie al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), fondi utili per opere cofinanziate dal Comune: 18 progetti di rigenerazione urbana, dal miglioramento del decoro cittadino ad iniziative di sviluppo socio-ambientale. Ma questo è solo uno spicchio di rilancio possibile…”. Cioè? “Come si sa, a livello provinciale Reggio Emilia dovrebbe ricevere 267,85mln € e, ad esempio, Rimini 202,7mln. L’Emilia-Romagna, in toto, dovrebbe accogliere fondi per 3,83mld €”. Un bell’impegno, dunque…
“Certo. Per tale ragione e in anticipo, dovremmo essere in grado di pianificare una metodologia di gestione non dico virtuosa, ma almeno giudiziosa, vista la sequela di processi necessari per l’attuazione degli interventi”. Pensa che la PA (Pubblica Amministrazione) non sia in grado di governare questi investimenti? “So di non essere l’unico a sottolinearlo, ma è evidente che tra piccoli e medi comuni non sono pochi gli uffici che faticano a saper intercettare i fondi disponibili, o a saper interagire con la maggiore o minore compatibilità delle piccole e medie imprese: le variabili burocratiche, com’è noto, sono sempre in agguato”.
A quanto si sa, tuttavia, in questo senso è previsto un rafforzamento del personale del pubblico impiego. “Bene, buona notizia sotto il profilo occupazionale, ma c’è un ma”. Quale? “Quanti, tra i neoassunti, sapranno acquisire in tempi brevi il know-how normativo/burocratico per essere proattivi alle sollecitazioni dei processi che andranno a regime?”. Ritiene quindi che gli enti pubblici siano in ritardo? “Una macchina che funziona non s’improvvisa e, dunque, invito ad uno sforzo di volontà realistico, non di facciata, almeno sull’affidamento di competenze e responsabilità, queste ultime – naturalmente – afferenti in primis alla sfera dirigenziale dello Stato”. Competenze e responsabilità per cosa? “Ad esempio, per attuare i lavori resi possibili dal Pnrr. Chi si porrà il problema dei costi di materie prime e forniture, costi lievitati a dismisura da diversi mesi? Come si dovranno comportare stazioni appaltanti ed imprese, almeno per non correre il rischio di vedere andare in fumo la realizzazione delle opere?”. Pensa quindi che liberi professionisti di settore possano migliorare gli standard realizzativi… “Quel che so è che ci è voluto un giovane dirigente dell’Ufficio di coordinamento e attuazione del Pnrr, Giorgio Centurelli, per proporre di far sedere i commercialisti al Tavolo per il partenariato economico sociale e territoriale”. Che fa, difende la categoria? “No, guardo a quanti svolgono questo lavoro immersi nella realtà: ascolto, analisi, pianificazione, realizzazione, risultati. Il miglior modo per assumere responsabilità: Practice makes perfect”.